Il digiuno intermittente non sembra essere una moda passeggera, perchè quella che inizialmente poteva sembrare solamente una strana dieta miracolosa, è diventata in poco tempo un regime alimentare che sempre più persone intendono provare, spinte dalle molte celebrità che la seguono e dai risultati che sembra promettere.
In effetti però, pratiche che prevedevano l’astinenza dal cibo sono note fin dall’antichità, quindi come al solito nulla si inventa, ma si riscopre e si guarda in ottica contemporanea qualcosa che già era noto.
Ma la domanda da farsi non è da quando esiste questa pratica, la cosa importante da sapere prima di iniziare un percorso di digiuno intermittente è se questa dieta è adatta a noi.
Il digiuno intermittente fa bene?
Se si inizia un periodo di digiuno, ma durante le ore in cui è possibile mangiare ci si nutre solamente con pizza, dolci e si bevono bibite, questo schema alimentare non sarà assolutamente salutare.
Sarà invece salutare se le scelte alimentari saranno adeguate, ma non sarà più sana di una dieta in cui si mangiano gli stessi cibi in altri momenti e senza digiuno.
Digiuno intermittente: come funziona
Per comprendere e svolgere con successo il digiuno intermittente, bisogna capire che cos’è e come funziona ed è per questo che quando si desidera apportare un cambiamento importante alla propria alimentazione, è importante essere’ accompagnati da un professionista dell’alimentazione, come un dietologo-nutrizionista, in grado di indicare i passaggi da seguire.
In questo caso particolare, è utile conoscere come regolare ogni assunzione di cibo , cosa mangiare durante i singoli pasti per non tralasciare nessun gruppo alimentare, cosa che potrebbe accadere durante un digiuno intermittente fai da te.
Come ci si prepara ad un digiuno intermittente?
Per iniziare un percorso di digiuno intermittente non è necessario fare alcuna preparazione speciale. Non resta che decidere per quante ore digiunare all’interno della giornata e testare come ci si sente durante questa dieta e quindi tarare gli orari in modo da poter condurre la nostra normale vita nel pieno delle forze.
Solitamente, un modo classico per partire con il digiuno intermittente è di iniziare con un digiuno di 14 ore e, a seconda di come ci si sente e se si è in grado di proseguire, cercare di mantenere queste 14/10 ore di alternanza cibo/digiuno oppure provare ad estendere il digiuno a 16 ore.
Se durante la giornata oltre alla fame si avvertono vertigini, ansia ed in qualche modo ci si rende conto che qualcosa non sta andando per il verso giusto, allora è meglio fermare il digiuno e sentire il proprio medico di riferimento, perchè probabilmente si può trovare un’altra strategia per dimagrire altrettanto valida o forse migliore e più in linea con il proprio metabolismo.
Digiuno intermittente: come iniziare
Naturalmente, l’inizio del periodo di digiuno rappresenta una fase che potrebbe risultare più impegnativa, poiché il nostro organismo è abituato a consumare cibi in orari prestabiliti durante l’arco della giornata, come ad esempio la colazione, il pranzo e la cena. Quindi, se ad esempio decidiamo di non introdurre il solito apporto nutrizionale durante le prime ore del mattino, è probabile che si attivi una sensazione di fame.
Questa sensazione potrebbe manifestarsi durante i primi giorni, tuttavia è interessante notare come nel corso del tempo essa tenda gradualmente ad attenuarsi. Nel caso in cui, al contrario, non si percepisse alcun miglioramento e non ci si rendesse conto delle potenziali modifiche che il nostro corpo sta vivendo, è opportuno valutare con attenzione se l’approccio del digiuno intermittente sia effettivamente adatto al nostro benessere. Ogni individuo è unico, e quindi non dobbiamo sentirci obbligati a continuare se non ci sentiamo a nostro agio o se non riteniamo di ottenere i benefici sperati. In queste situazioni, è senz’altro più sensato interrompere l’esperienza e riflettere sulla scelta migliore per noi stessi.
Vantaggi e importanza delle scelte alimentari nell’approccio al Digiuno Intermittente
Il raggiungimento di risultati soddisfacenti mediante l’adozione del digiuno intermittente è strettamente correlato alle decisioni che prendiamo riguardo alla nostra alimentazione durante le specifiche finestre temporali. È fondamentale comprendere che le scelte che facciamo in termini di cibo possono influenzare notevolmente l’efficacia complessiva di questa pratica.
Quando ci troviamo nella fase di consumo, durante la quale possiamo nutrirci liberamente, è di vitale importanza optare per alimenti che siano allineati ai nostri obiettivi di benessere. Se, durante queste ore, ci lasciamo tentare da opzioni meno salutari, come pizze ricche di condimenti, dolci allettanti o bevande zuccherate, potremmo compromettere la portata positiva del digiuno intermittente. In tal caso, i benefici che cerchiamo di ottenere potrebbero risultare meno pronunciati o addirittura ridotti.
Pertanto, il fulcro dell’intero processo risiede nell’adozione di scelte alimentari oculate, che riflettano un equilibrio tra il nostro desiderio di soddisfazione culinaria e la necessità di nutrire il corpo con le giuste sostanze. Optare per una varietà di cibi nutrienti, come frutta fresca, verdure croccanti, proteine magre e cereali integrali, può contribuire in modo significativo a garantire che il nostro organismo riceva il giusto apporto di nutrienti essenziali.
Non dimentichiamo mai che le nostre scelte alimentari giocano un ruolo cruciale nel determinare il successo complessivo del nostro percorso di digiuno intermittente. Investire nella comprensione delle opzioni alimentari più vantaggiose e nel loro adeguato bilanciamento può fare la differenza tra un approccio al digiuno che produce risultati tangibili e uno che potrebbe rimanere al di sotto delle aspettative. In definitiva, la consapevolezza delle scelte che facciamo a tavola può avere un impatto significativo sulla riuscita del nostro viaggio verso il benessere attraverso il digiuno intermittente.
Più facile seguire una dieta o fare un digiuno?
Ultimamente questa metodologia è di moda e sembra la soluzione ideale per perdere peso, ringiovanire, eliminare infiammazioni ecc ecc Ma fondamentalmente il digiuno intermittente è semplicemente un’alternativa in più per chi vuole dimagrire.
Quando si vuole ottenere un cambiamento fisico, l’importante è cosa mangiamo e quanto mangiamo durante le ore in cui ci si può alimentare.
La cosa importante non è se è meglio digiunare o seguire una dieta classica, ma se le linee guida dietetiche che stiamo seguendo siano in linea con le nostre abitudini e con gli obiettivi che vogliamo raggiungere e che non ci facciano sentire la fame o essere troppo ansiosi.
Nel caso in cui il nostro fisico risponde bene, allora modo possiamo seguire le linee guida senza problemi e senza sentire che è lo sforzo è eccessivo.
In pratica il digiuno rappresenta un cambiamento delle abitudini alimentari, quindi se si vuole avere qualche beneficio, si deve seguire una dieta organizzata e sana limitandosi a mangiare solo nelle ore in cui è possibile mangiare.
Digiuno intermittente: fasce orarie
Lo schema di digiuno più seguito è quello 16/8 in cui si può mangiare in una finestra di 8 ore dopo un periodo di digiuno di 16 ore; un’altra suddivisione delle fasce orarie molto utilizzata è quella delle 14/10 in cui è concesso mangiare per un periodo di 10 ore e digiunare per le rimanenti 14 ore.
In questo caso le 14 ore di digiuno possono essere quelle che vanno da dopo cena fino alla mattina; saltando così la colazione, è un modo comodo per rispettare senza troppa fatica queste fasce ed ottenere i benefici senza difficoltà.
La durata del periodo di digiuno varia a seconda dei chili da perdere e si protrae per un massimo di 5 giorni alla volta. Solitamente però ci si limita a seguire un digiuno alternato per 2 o 3 giorni alla settimana che si ripete ogni settimana per un certo periodo.
Si può fare sport durante il digiuno intermittente?
Se durante un periodo di digiuno, ci si sente in piena forza ed energici, allora si può sicuramente affrontare anche delle sessioni di esercizio fisico, naturalmente senza esagerare. In questo caso, sarà fondamentale una corretta idratazione e l’ intensità dello sforzo fisico dipenderà dalle sensazioni di ognuno nel momento in cui ci alleniamo.
Cosa si può mangiare durante il digiuno intermittente?
Considerando la natura specifica di questo approccio alimentare, è quasi superfluo ribadire che nel corso del periodo di digiuno, che può durare da 12 a 16 ore, è opportuno astenersi dal consumo di alimenti solidi, consentendoci però di idratarci con acqua, tè e caffè nero. È di fondamentale importanza evitare l’aggiunta di elementi come latte, zucchero e dolcificanti, per preservare l’integrità del processo di digiuno.
D’altro canto, nel corso della finestra temporale successiva, che si estende per 8 o 12 ore a seconda della scelta personale, si presenta l’opportunità di adottare un approccio alimentare ben bilanciato e salutare. In questo momento, diventa cruciale concentrarsi sull’assunzione di una dieta che rispecchi le nostre esigenze nutrizionali, incorporando una varietà di nutrienti essenziali, vitamine e minerali. Tale approccio favorisce non solo il soddisfacimento delle nostre necessità fisiche, ma contribuisce anche a mantenere un equilibrio complessivo che può riflettersi positivamente sul nostro benessere generale.
Insomma, seguire questo schema alimentare ci offre l’opportunità di gestire in modo consapevole le diverse fasi del nostro apporto alimentare, sfruttando il digiuno controllato per dare al nostro corpo il tempo di rigenerarsi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse interne.
Limitazioni e Consigli: a chi non è adatto il digiuno intermittente?
Bisogna tenere presente che il digiuno intermittente non è raccomandato in alcuni casi come gravidanza e allattamento, persone con disturbi alimentari, sottopeso, con reflusso gastroesofageo e gastrite cronica, diabete.
Inoltre ci sono alcuni tipi di farmaci che sconsigliano l’introduzione di uno schema alimentare di digiuno intermittente ed è per questo che farsi seguire da un medico è assolutamente consigliato.
In quanto tempo ci si abitua ai tempi di digiuno intermittente?
Alcune persone si abituano facilmente all’alternanza 16/8 altre invece sono in difficoltà. Questo dipende da ognuno di noi, se c’è un reale interesse a fare il digiuno intermittente e raggiungere i propri obiettivi di peso, si deve prova per qualche giorno (2-3 massimo) e se ci si adatta si può continuare, altrimenti meglio non insistere.