Per cercare di sconfiggere il tumore al seno, al giorno d’oggi sono disponibili nuovi e raffinati test di laboratorio, utili sia per identificarlo al suo esordio sia per frenare la sua avanzata, con probabilità di successo sempre più elevate.
Oggi, essere in grado di riconoscere la presenza di un tumore ed il suo grado di aggressività è fondamentale per attuare trattamenti più efficaci e mirati. Questo è possibile grazie a test diagnostici sempre più precisi, chiamati test molecolari, in grado di analizzare la struttura delle cellule tumorali. Ed è con i farmaci contro bersagli specifici come i recettori che sono più presenti sulla superficie di queste cellule tumorali che è possibile attaccare il cancro più direttamente.
Quindi l’attenzione dei ricercatori si è rivolta in particolare ai recettori, le strutture poste sulla superficie della membrana delle cellule, che, agendo come una sorta di antenna, sono in grado di captare i segnali dall’ambiente circostante, inviati attraverso determinate sostanze che si legano appunto a questi recettori determinando modifiche di comportamento della struttura.
Da alcuni anni è stato sviluppato un test molecolare di laboratorio che permette di individuare i recettori HER2 e, di conseguenza, stabilire se il tumore osservato sia del tipo più aggressivo. Grazie a questo esame è dunque possibile definire meglio il tipo di cura ed il decorso della malattia.
Questo test valuta il recettore HER2, un fattore di crescita che è coinvolto nello sviluppo del cancro al seno e che si è scoperto avere un ruolo particolarmente importante perchè, dove esiste, anche in piccole quantità, la sua presenza può definire quei tumori che sono più invasivi e aggressivi. Grazie a trattamenti mirati basati su questo recettore è possibile migliorare la prognosi rallentando la malattia.
Attualmente conosciamo cinque diverse varianti di questo tipo: le chiamiamo HER1; HER2; HER3; HER4 e HER5.
È quindi estremamente importante identificare a quale variante appartiene il recettore in esame: questo permette di trattare il tumore con farmaci mirati, come l’Herceptin ( trattamento molto utilizzato per le pazienti le cui cellule tumorali sovra esprimono la proteina HER2), mettendo a disposizione di ogni paziente i trattamenti più efficaci nel trattamento del cancro e migliorandone così la prognosi.
I recettori HER2 sono proteine che si trovano sulla superficie di alcune cellule tumorali ma non sono espressi in tutti i tipi di cancro. Ma dove sono presenti, questo è generalmente un elemento che permette di definire quelle forme di cancro più aggressive; la forte presenza di recettori sulla superficie della struttura indica quindi che la sua trasformazione sarà più invasiva e rapida. Questo accade perché alcune molecole (che guidano la divisione cellulare) che si attaccano proprio a questi recettori controllano direttamente diversi geni responsabili di tale proliferazione incontrollata.
Questo test molecolare fornisce anche informazioni sui possibili effetti collaterali durante il trattamento: in particolare, se i recettori di una donna non esprimono HER2 in modo sufficientemente chiaro, essa non potrà beneficiare degli interventi terapeutici che si basano sul loro targeting, come Herceptin. Infatti, quando non c’è alcuna espressione di questi recettori significa che non possono legarsi a nessun farmaco diretto contro di loro.